Il volume analizza la perenne transizione costituzionale che contraddistingue quella porzione di continente africano che può essere sempre meno definita con il termine di Françafrique alla luce delle nuove sfide poste in essere dai colpi di Stato militari che hanno colpito, tra il 2020 e il 2023, ben sei ordinamenti dell’area. Conseguentemente, i golpe di Burkina Faso, Ciad, Gabon, Guinea-Conakry, Mali e Niger sono discussi in rapporto alla storia costituzionale della Françafrique, costellata da ricorrenti colpi di Stato, nella loro doppia versione civile (in)costituzionale e militare. L’obiettivo è dunque quello di evidenziare i profili critici del costituzionalismo françafricain – debolezza delle istituzioni, mancata separazione tra sfera civile e militare, “sequestro” del potere e potere personale – che ne sono la causa, così come le ricadute costituzionali – progresso ovvero regresso dello Stato di diritto – e infine le assonanze e le dissonanze rispetto ai colpi di Stato dei decenni precedenti, anche alla luce della mutata situazione geopolitica dell’area.