Cosa hanno a che fare il codice di Hammurabi, Platone, Dante e Martin Heidegger con il debito? E cosa c’entrano la Bibbia e il Corano con la cancellazione dei debiti? Da millenni gli Stati si preoccupano di mantenere insieme la comunità con periodiche cancellazioni delle obbligazioni per evitare che un’iniqua distribuzione delle risorse la distrugga. L’autore, attraverso esempi storici e richiamando pensatori del passato, si interroga sul pregiudizio della colpa e del debito per diffondere una cultura che superi l’equazione medievale tra debitore insolvente e truffatore. Può sembrare un paradosso ma la cancellazione dei debiti può essere un modo per affermare il principio di legalità: anche i soggetti sovraindebitati devono essere persone libere e capaci di progettare per potersi riscattare e contribuire insieme al bene comune.