L’opera offre un’analisi sistematica della riforma Zanettin in materia di intercettazioni, ricostruendone l’evoluzione normativa e l’impatto sull’ordinamento processuale penale italiano. Il testo ricostruisce il contesto normativo e giurisprudenziale precedente alla riforma, evidenziando le problematiche emerse nell’uso delle intercettazioni, specie in relazione alla tutela della privacy e al diritto alla difesa. Viene poi analizzata l’incidenza della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha spinto verso un maggiore equilibrio tra le esigenze investigative e le garanzie individuali. L’opera approfondisce inoltre l’applicazione della nuova normativa in Italia dopo l’entrata in vigore della riforma, soffermandosi su prassi operative, limiti e margini di discrezionalità. Infine, attraverso un confronto con le legislazioni di altri paesi europei e degli Stati Uniti, il volume mette in luce diversi modelli di regolamentazione delle intercettazioni, offrendo spunti per una riflessione critica sul ruolo di tali strumenti nell’ambito delle indagini penali moderne.